L’infortunio sportivo comporta spesso l’interruzione della pratica che può variare da pochi giorni a mesi. Può trattarsi di lesione muscolare, stiramento, tendinite, tendinosi, borsite, distorsione, richiedendo specifiche cure. Nella maggior parte dei casi si tratta di traumi dovuti a sovrautilizzo di una parte del corpo. Chi non ha sentito parlare del gomito del tennista, dovuto al movimento ripetitivo del braccio o del ginocchio del corridore per il sovraccarico?
Secondo il tipo di sport praticato, gli infortuni possono essere da trauma diretto ed indiretto (es.distorsioni caviglia, contusione) e da sovraccarico (contrattura,tendinite, tendinosi, entesopatia, periostite).
La distorsione di caviglia è la più comune, avviene quasi sempre in inversione stressando la componente legamentosa (es. legamento peroneo astragalico anteriore). Distorsioni importanti a livello del ginocchio possono causare lesioni meniscali, legamentose, dal legamento crociato anteriore (LCA) al collaterale mediale e laterale.
L’infortunio muscolare è statisticamente quello più frequente nello sportivo. Il muscolo può essere soggetto a stiramento e lesione muscolare vera e propria (dal 1°al 3°).Le lesioni più frequenti si verificano agli ischiocrurali (bicipite femorale e semimembranoso), tricipite surale (gemelli), vasto mediale e retto femorale.
Il sovraccarico da intensa attività sportiva è la principale causa di lesioni, spesso avviene per un recupero inadeguato o una programmazione d’allenamento errata nelle quantità e qualità. Quando non si rispettano le capacità di adattamento soggettive e il superamento dei propri limiti non avviene per gradi, si può verificare l’infortunio muscolare.
Il sovraccarico muscolare, tipico del runner sulle lunghe distanze, tende nel tempo a ripercuotersi inevitabilmente sulla struttura tendinea, sviluppando infiammazioni come la tendinite, tendinosi, entesopatia e borsite.
Alterazioni dell’appoggio del piede, possono generare fascite plantare con o senza sperone calcaneare, sindrome della bandelletta ileo-tibiale, tendinite-tendinosi tendine d’achille, tendinite del tibiale posteriore.
Una carenza di attività del quadricipite (in particolare della porzione obliqua del vasto mediale) può determinare la lateralizzazione della rotula, causando la sindrome femoro-rotulea, una condizione che infiamma la cartilagine articolare (condropatia) creando dolore anche semplicemente scendendo dalle scale.
Come ti aiuto
Se sei costretto ad interrompere continuamente i tuoi allenamenti causa dolore, hai subito una distorsione, una lesione muscolare, soffri di tendinite o devi sottoporti a ricostruzione chirurgica del legamento crociato anteriore, qui verrai seguito a 360° per rercuperare la funzionalità persa.
Per ottenere la tua completa guarigione e ridurre il più possibile recidive, Il mio intervento non si focalizzerà mai solo sul trattamento della sintomatologia, ma sempre sotto una ottica globale, recuperando la forza, eliminando la rigidità, e l’eventuale disequilibrio delle catene muscolari.
Per aiutarti devo sempre sottoporti ad una visita accurata. La visita ha l’obbiettivo di determinare la relazione tra la storia clinica, i risultati della valutazione funzionale (dolore e/o limitazione di un determinato movimento, riduzione della forza, assimetrie posturali) ed eventuali visite specialistiche con referti del medico radiologo (RX, RMN, ecografia).
In questo modo, sia si tratti di un dolore acuto o cronico, posso formulare una terapia personalizzata che agisca sia sui sintomi che sulla causa, scegliendo la migliore combinazione di determinate terapie manuali, rieducative ed elettromedicali.
Nel caso ritenga utile approfondire il tuo caso, verrai inviato da un medico specialista di mia fiducia.
In base alla efficacia delle diverse terapie costruiamo su misura il trattamento:
- manipolazione della fascia e terapie manuali classiche
- protocolli personalizzati di rieducazione funzionale e rinforzo muscolare
- osteopatia
- tecarterapia
- laser Yag
- onde d’urto radiali (borsite, tendinite)k
- veicolazione transdermica di fitocomplessi (antiinfiammatori, procartilaginei e fibrinolitici)
- interX
- elettrostimolazione
- ultrasuonoterapia
- kinesiotaping